Geltrude la Mucca

Geltrude la Mucca

(scritto da Marina Bellinzoni)

Ciao Bambini, mi chiamo Geltrude, sono una mucca anziana, abito nella fattoria di Guglielmino.

Divido la stalla con le altre mucche che hanno su per giù la mia stessa età e con i giovani vitellini.

Passo quasi tutto il giorno seduta a raccontare le mie storie del passato a:

- Macchiolina, Brunetta, Pezzata e Bianchina  - Geltrude racconta:

“Ogni mattina all’alba il contadino ci faceva uscire dalla stalla, per portarci sui

pendii dei pascoli, dove si mangiava un’erba veramente speciale.”

Che tempi !

Che ricordi !

Che erba si mangiava !

I prati erano in fiore, margherite e papaveri spiccavano tra il verde del prato.

Io e le mie sorelle eravamo lì o a riposare, o a passeggiare o intente a brucare

l’erba di prima qualità.

Geltrude si commuove, sul muso scendono delle lacrime.

Macchiolina, la vitellina esclama:

Non piangere, se no fai piangere anche noi !

Non sto piangendo, mi commuovo solo ricordando il passato.

Nonna Geltrude riprende a raccontare:

Una volta ci mungevano a mano, ora ci sono delle macchine che ci attaccano alle mammelle per estrarre il latte.

Oramai con le nuove tecniche, il contadino ci fa mangiare tutte pigiate nella stalla, senza più respirare l’aria buona dei pascoli.

E pensare che una volta la nostra carne era pregiatissima, ne andavano pazzi sia le persone adulte che i bambini.

“Che bei ricordi, chissà se quel tempo mai tornerà !”

Brunetta:

“Dai nonna Geltrude raccontaci un’altra storia.”

Geltrude:

“E’ ora di dormire, perciò facciamo silenzio e domani se fate le brave vi racconterò altre storie.”

Geltrude chiuse gli occhi e sognò il passato di quando pascolava nei prati ed era felice.